PODCAST | Chiara Nicoletti intervista Silvio Soldini, Valeria Golino e Adriano Giannini, regista e attori del film Il Colore Nascosto delle Cose.
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Dopo l’esperienza sul documentario Per Altri Occhi, film girato con persone non vedenti, Silvio Soldini torna a scoprire un mondo, quello di chi non vede e lo fa con una storia d’amore, tra Emma e Teo, Valeria Golino e Adriano Giannini. “Sia io che Valeria Golino volevamo che Emma fosse una donna cieca come tante, vera, senza niente di artefatto” : queste le direttive principali nel costruire il personaggio di Valeria Golino per l’attrice e il regista. Attraverso Teo (Giannini) scopriamo Emma ed il suo percorso di evoluzione e di abbandono della frenesia moderna diventa anche quello dello spettatore che si riconosce in Teo.
Il Colore Nascosto delle Cose: Teo è un uomo in fuga. Dal suo passato, dalla famiglia di origine, dai letti delle donne con cui passa la notte e da cui scivola fuori alle prime luci del giorno, dalle responsabilità. Il lavoro è l’unica cosa che veramente ama, fa il “creativo” per un’agenzia pubblicitaria e non stacca mai, tablet e cellulari lo tengono in perenne e compulsiva connessione con il mondo. Emma ha perso la vista a sedici anni, ma non ha lasciato che la sua vita precipitasse nel buio. O meglio, l’ha riacchiappata al volo, ha fatto a pugni con il suo handicap e l’ha accettato con la consapevolezza che ogni giorno è una battaglia. Fa l’osteopata e gira per la città col suo bastone bianco, autonoma e decisa. Si è da poco separata dal marito e Teo, brillante e scanzonato, sembra la persona giusta con cui concedersi una distrazione. Per Teo invece, tutto nasce per gioco e per scommessa, Emma è diversa da tutte le donne incontrate finora ed è attratto e impaurito dal suo mondo. Una ventata di leggerezza li sorprende, ma quel galleggiare in allegria bruscamente finisce. Ognuno torna alla propria vita, ma niente sarà più come prima.