PODCAST | Chiara Nicoletti intervista Annarita Zambrano, regista del film Après la Guerre.
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Dopo essere già stata al Festival di Cannes in concorso con il suo cortometraggio Ophelia, Annarita Zambrano presenta nella sezione Un Certain Regard il suo primo lungometraggio: Après la Guerre – Dopo la Guerra. Il film che è una coproduzione Belgio- Francia-Italia racconta il terrorismo italiano attraverso un racconto intimo ed incentrandosi sulla “colpa”, quella che si tramanda da padre a figlio e in questo caso anche da fratello a sorella. La regista racconta il lungo processo produttivo e la scelta di Giuseppe Battiston come protagonista.
Après la Guerre: Bologna, 2002. La protesta contro la riforma del lavoro esplode nelle università. L’assassinio di un giudice riapre vecchie ferite politiche tra Italia e Francia. Marco, ex-militante di sinistra, condannato per omicidio e rifugiato in Francia da 20 anni grazie alla Dottrina Mitterand, che permetteva agli ex terroristi di trovare asilo oltre Alpe, è sospettato di essere il mandante dell’attentato. Quando il governo Italiano ne chiede l’estradizione Marco decide di scappare con Viola, sua figlia adolescente. La sua vita precipita, portando nel baratro anche quella della sua famiglia italiana, che, da un giorno all’altro, si (ri)trova costretta a pagare per le sue colpe passate.
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