PODCAST | Angela Prudenzi intervista Bruno Bigoni, regista del film My War Is Not Over.
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La storia di Harry Shindler, ex soldato della Seconda Guerra Mondiale, che ancora oggi cerca di rintracciare il luogo in cui in Italia sono scomparsi tanti combattenti anglosassoni nell’intento di dare loro un nome. La necessità da parte dei giovani di conoscere il passato.
My War Is Not Over: Poco più che ventenne, nel 1944, il soldato semplice inglese Harry Shindler sbarcò ad Anzio e risalì l’Italia per combattere una guerra che lo rese adulto, segnando il resto della sua esistenza. Oggi, a novantacinque anni, vive a San Benedetto del Tronto e trascorre le sue giornate di veterano facendo luce su casi e vicende irrisolte dell’avanzata alleata in Italia. È un «cacciatore di memoria»: al suo indirizzo continuano ad arrivare appelli, richieste di reduci o parenti che vorrebbero conoscere il destino di un soldato scomparso, trovare la sepoltura di un combattente al fronte. Non lo fa per denaro, ma per un debito di memoria. La memoria, la sua natura più intima, onirica, soggettiva, quella che svanisce se non si fissa in un segno, è il punto di partenza per raccontare la sfida di Harry e la storia di tutti noi.
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