PODCAST | Chiara Nicoletti intervista Carlo Delle Piane, attore del film Chi salverà le Rose?.
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Era la possibilità di rappresentare l’amore assoluto, la ragione che ha portato Carlo Delle Piane, mostro sacro del cinema italiano, da 69 anni in attività a ritornare a recitare al cinema in Chi Salverà le Rose? , opera prima di Cesare Furesi. Compiuti da poco gli 81 anni, Delle Piane ha definito il suo personaggio, Giulio, straordinario e la sua interpretazione nel film come quella più fantasiosa, più emozionante e più matura di tutta la sua carriera. Delle Piane non si è accontentato di recitare ma ha lavorato in stretta collaborazione con Furesi alla sceneggiatura, soprattutto per quanto riguardava “i momenti di triste divertimento” che il suo personaggio riesce a far passare all’amato compagno di una vita, Claudio, interpretato da uno straordinario Lando Buzzanca.
Chi Salverà Le Rose?: Giulio Santelia (Carlo Delle Piane) è un anziano signore. Ha fatto del poker una professione, dimenticando il titolo di Avvocato, e dedicandosi alla sua storia d’amore con Claudio (Lando Buzzanca). Giulio ha una figlia, Valeria (Caterina Murino), rimasta orfana prestissimo, che da tempo non vive con lui, con cui ha un rapporto conflittuale e che invece adora Claudio. Valeria ha a sua volta un figlio, Marco (Antonio Careddu), che ha cresciuto da sola, che adora i “nonni” e ha ereditato la passione del poker, seppur con scarsi risultati. Quando Claudio si ammala gravemente, tutto l’amore viene raccolto da Giulio in una rosa, portata al suo capezzale ogni mattina. Per Claudio smette di giocare a poker ma in poco tempo i soldi finiscono, e Giulio è costretto a licenziare il giardiniere, la cuoca e a vendere persino i mobili, inscenando il bluff perfetto all’interno della loro casa, nella splendida Alghero. Come in una pièce teatrale, dirige se stesso nelle diverse mansioni, per non far mancare nulla all’amato Claudio, ignaro della situazione. Ma il suo amore non può bastare, c’è bisogno di altro, di una somma di amori. C’è bisogno di aiuto. C’è bisogno di Valeria.