PODCAST | Nicolò Comotti intervista l’attrice Jasmine Trinca.

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Jasmine Trinca si trova a Lecce per ricevere l’Ulivo d’Oro alla carriera durante la 19esima edizione del Festival del Cinema Europeo diretto da Alberto La Monica. Ne approfittiamo per fare due chiacchiere e approfondire il sua affascinante e intelligente approccio alla recitazione; un mestiere che dona e sottrae, sempre in tensione, per il rispetto del ‘patto’ che si stipula con il pubblico e con i registi.

Per una giovane ragazza scelta tra migliaia liceali per La stanza del figlio e che aveva altre idee per il proprio futuro, quello del cinema è stato sicuramente un percorso brillante costellato da grandi prove attoriali che le hanno fatto conquistare numerosi e importanti riconoscimenti. Nel 2003 riceve insieme a tutto il cast al femminile ancora un Nastro d’Argento per La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana. Due anni dopo, nel 2006 è ancora Nanni Moretti a volerla ne Il Caimano. Nel 2009 è alla Mostra del Cinema di Venezia con Il grande sogno di Michele Placido (con il quale girerà anche Romanzo criminale) pellicola per la quale conquista il Premio Marcello Mastroianni. Altri due Nastri d’Argento nel 2013: uno per Un giorno devi andar via di Giorgio Diritti e uno per Miele di Valeria Golino. Con il suo ultimo film, Fortunata di Sergio Castellitto, dopo il Premio come migliore attrice nella sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes e il Nastro d’Argento nel 2017 si è appena aggiudicata il David di Donatello 2018. Sempre con Castellitto e il suo Nessuno si salva da solo nel 2015 si è aggiudicata la candidatura sia ai David di Donatello sia ai Nastri d’Argento.

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