PODCAST | Chiara Nicoletti intervista Leonardo Di Costanzo, regista del film L’Intrusa.
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Con la sua opera prima, L’Intervallo, Leonardo Di Costanzo si era distinto al Festival di Venezia per il suo sguardo documentaristico, attento a catturare le dinamiche e gli “innamoramenti” nella periferia di Napoli tra camorra e vita quotidiana. A Cannes 2017, in Quinzaine Des Realizaterus porta L’Intrusa con Raffaella Giordano nelle vesti di una direttrice di un centro di accoglienza per bambini con famiglie disagiate e in difficoltà. Su FRED Di Costanzo racconta cosa lo ha portato a voler raccontare questa storia e che tipo di eroi ha incontrato nel suo percorso. La periferia indistinta di Napoli può di fatto rappresentare qualsiasi periferia d’Italia e perchè no, anche del mondo.
L’Intrusa: Giovanna è la fondatrice del centro “la Masseria” a Napoli, luogo di gioco e creatività al riparo dal degrado e dalle logiche mafiose. Ed è proprio alla Masseria che, con i suoi due figli, cerca rifugio Maria, giovanissima moglie di un camorrista arrestato per un efferato omicidio. Maria rappresenta tutto quello da cui le madri dei bambini che frequentano il centro stanno cercando di proteggere i loro figli, e Giovanna si trova così di fronte ad una scelta esiziale: Maria, l’intrusa, va accolta o allontanata? Chi va difeso, il gruppo o chi – senza dirlo – chiede l’ultima possibilità di sfuggire ad una vita già scritta?