PODCAST | Chiara Nicoletti intervista Raul Arevalo, regista del film La Vendetta di un Uomo Tranquillo.
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E’ un revenge movie il miglior film dell’anno per la Spagna, La Vendetta di un uomo tranquillo – Tarde para la ira, opera prima del famoso attore spagnolo Raul Arevalo, in Italia per presentare la pellicola al pubblico italiano prima dell’uscita in sala il 30 marzo con Bim Distribuzione. Fare un film di genere, un thriller, un noir non era l’intenzione primaria di Arevalo che però si è lasciato ispirare da racconti ascoltati nel bar del padre quando era più giovane e che gli hanno permesso di creare una storia di vendetta, intima e molto legata, in ambientazione, atmosfere e personaggi sia al cinema del nostro Matteo Garrone che a quello francese dei Dardenne, tra i registi che hanno influenzato il neo-regista. Arevalo su FRED commenta i punti di forza del suo film e gli “elementi” di successo che hanno portato La Vendetta di un uomo tranquillo a vincere non solo tanti premi ma a ricevere moltissimi consensi ai Festival e nei paesi in cui è uscito.
La Vendetta di un Uomo Tranquillo: Madrid, agosto 2007. Curro è l’unico di una banda di quattro criminali che viene arrestato per una rapina in una gioielleria. Otto anni più tardi, la sua fidanzata Ana e il loro figlio sono in attesa che lui esca di prigione. José è un uomo chiuso e solitario, che non sembra trovare il suo posto nel mondo. Una mattina di inverno si reca nel bar gestito da Ana e da suo fratello e da quel giorno la sua vita si intreccia con quella degli altri frequentatori abituali del bar, che lo accolgono come uno di loro. In particolar modo è Ana a vedere nel nuovo arrivato una speranza per la sua penosa esistenza. Scontata la pena, Curro viene rilasciato e nutre la speranza di iniziare una nuova vita con Ana. Tornando a casa, però, trova una donna confusa e insicura e si troverà a dover affrontare un uomo che, distruggendo le sue aspettative, cambierà tutti i suoi piani.
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