“Albatross”, intervista al regista Giulio Base
Albatross di Base, un invito al dialogo nel film sulla vita del primo giornalista italiano morto in guerra dopo la Seconda Guerra Mondiale
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Claudio Giovannesi, Roberto Saviano, Francesco Di Napoli - La paranza dei bambini #Berlinale2019 fredfilmradio
PODCAST | Chiara Nicoletti intervista Claudio Giovannesi, Roberto Saviano e Francesco Di Napoli, regista, autore e attore del film La paranza dei bambini.
Torna a raccontare l’adolescenza Claudio Giovannesi, nel capitolo finale di quella che da molti è stata definita la trilogia dell’innocenza, iniziata con Alì ha gli occhi azzurri, proseguita con Fiore e culminata adesso con La paranza dei bambini. Tratto dal libro omonimo di Roberto Saviano, qui anche autore di soggetto e sceneggiatura con Giovannesi e Maurizio Braucci, il film è l’unico italiano in concorso alla 69esima Berlinale. Siamo nella Napoli del Rione Sanità, la Napoli del cuore popolare del centro, tra tradizioni e vicoli storici e una cultura della non-speranza, dell’impossibilità di riscatto che tu abbia talento o no. Li, sei quindicenni, vogliono di più: soldi, motorini, vestiti firmati, affermazione. Nella loro visione del mondo sono quelli gli elementi per trovare l’amore, essere felici, far felici anche dei genitori che sono stati incapaci per mancanza di autorevolezza a provvedere veramente per loro. E così, mossi da quell’incoscienza mista al coraggio spudorato dell’adolescenza, questi amici fratelli giocano pian piano a prendersi il quartiere. Questo gioco diventa guerra che li porterà a rinunciare a tutto, dall’amore e l’amicizia a forse anche la vita. Claudio Giovannesi con Roberto Saviano commenta l’approccio al film, l’aver voluto creare sin da prima delle riprese, un sentimento di fratellanza fra ragazzi, fondamentale per rendere bene le dinamiche all’interno di questo gruppo di “paranzini”. Francesco Di Napoli, l’esordiente protagonista conferma che ormai, con gli altri attori ci si vuole bene veramente. Claudio Giovannesi poi indica la tenerezza che aleggia in questa spirale di violenza come un elemento volutamente presente all’interno del film che ti impedisce di percepire questi ragazzi veramente come protagonisti. Cosa determina la scelta di una strada rispetto ad un’altra? Secondo Roberto Saviano è il talento e l’impossibilità di poterlo esprimere altrove se non in quel mondo che, paradossalmente, premia i più giovani e impavidi. La paranza dei bambini è prodotto da Carlo Degli Esposti e Nicola Serra, è una produzione Palomar con Vision Distribution in collaborazione con Sky Cinema e TimVision. Distribuito da VIsion Distribution è al cinema dal 13 febbraio.
La paranza dei bambini:Napoli 2018. Sei quindicenni – Nicola, Tyson, Biscottino, Lollipop, O’Russ, Briatò – vogliono fare soldi, comprare vestiti firmati e motorini nuovi. Giocano con le armi e corrono in scooter alla conquista del potere nel Rione Sanità. Con l’illusione di portare giustizia nel quartiere inseguono il bene attraverso il male. Sono come fratelli, non temono il carcere né la morte, e sanno che l’unica possibilità è giocarsi tutto, subito. Nell’incoscienza della loro età vivono in guerra e la vita criminale li porterà ad una scelta irreversibile: il sacrificio dell’amore e dell’amicizia.
Written by: fredfilmradio
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