PODCAST | Angelo Acerbi intervista Edoardo Natoli, regista del film Solitaire.
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L’entusiasmo di Edoardo Natoli è contagioso e esaltante: un giovane regista e attore che nel lockdown crea una ode all’amore senza età, in stop motion in casa con forbici e acquarelli è un’idea romantica del cinema che non si può non apprezzare.
Solitaire: Renaud ha 85 anni, vive a Parigi con la sua fidata sedia a rotelle\badante. È solitario, abitudinario, serenamente bloccato da anni all’ultimo piano di un palazzo di Montmartre. In casa ha tutto quello che gli serve, costruisce giocattoli e riceve in cambio il cibo e il suo adorato giornale, non ha bisogno di altro. Ma se arrivasse all’improvviso una nuova dirimpettaia a scombussolare la sua routine? Se fosse una bella coetanea: Pauline, anche lei costretta a casa su una sedia a rotelle? E se a entrambi tornasse un’irrefrenabile voglia di non vivere più in solitaria?
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