PODCAST | Chiara Nicoletti intervista Fulvio Risuleo e Edoardo Pesce, regista e attore del film Notte fantasma.
Due solitudini che si incontrano, un poliziotto apparentemente aggressivo e un ragazzo colto a comprare il fumo per gli amici, questa la base di Notte fantasma, neo-noir di Fulvio Risuleo, presentato ad Orizzonti nella Mostra del Cinema di Venezia. Ad interpretare i due protagonisti, Edoardo Pesce e Yothin Clavenzani, due personaggi che si scambiano continuamente ruolo in una sola notte, da vittima e carnefice ad amici, a padre e figlio. Risuleo e Pesce raccontano i retroscena del film, la Roma notturna e il perché del titolo.
Notte fantasma: È sera. Tarek ha diciassette anni e sta raggiungendo i suoi amici, che al telefono gli chiedono di passare prima dal parco e comprare qualche grammo di fumo: niente di che, solo qualcosa per divertirsi di più. Il ragazzo compra la merce nel parco buio, ma quando ne esce scopre che qualcuno lo ha visto: un poliziotto in borghese, seduto nella propria auto. L’uomo potrebbe semplicemente requisirgli il fumo, minacciarlo un po’ e poi lasciarlo andare, oppure potrebbe decidere di portarlo in centrale e chiamare i suoi genitori. Ma non opta per nessuna di queste due soluzioni. Carica il giovane in macchina e mette in moto. Dove lo vuole portare? Il poliziotto è ambiguo, misterioso. Cosa vuole dal giovane? Tarek è in scacco, non può andare via. Il poliziotto lo costringe a stare con lui per tutta la notte, vagando senza meta apparente, sostando ora in un luogo, ora in un altro. Se in certi momenti si mostra gentile e complice, in altri tira fuori un lato minaccioso. Piano piano diventa chiaro che non sta bene. Il suo cervello corre troppo veloce, è un treno in corsa con i freni rotti… E Tarek è su questo treno con lui.
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