Per Antonio Pisu il libro di Antonio Bertante è stato il punto di partenza per raccontare quanto la tecnologia oggi condizioni le nostre vite. “Nina dei lupi”, presentato alle Giornate degli autori, e al cinema dal 31 agosto con Genoma Films, racconta di un mondo distopico e di un paesino che, dopo una tempesta solare, si isola lasciando tutto il resto dell’umanità che è sopravvissuta fuori, finché qualcuno arriva e sconvolge gli equilibri di quell’oasi felice.
Dopo una commedia e un romanzo di formazione, Pisu si è avvicinato a un fantasy distopico: “Sono sempre stato appassionato di questo genere e il libro è stato un pretesto per raccontare il mondo di oggi”, racconta il regista.
Protagonisti di “Nina dei lupi” Sara Ciocca e Sergio Rubini. “Fosco è un poveraccio che è stato travolto da questa tempesta solare e ha cancellato tutta la tecnologia, e vive come se fosse uno zombie e quando scopre questa oasi dove vive Nina se ne vuole impossessare”, spiega l’attore del personaggio.
Una riflessione sulla tecnologia
“Il film ci mostra come la tecnologia vada regolamentata, messa a regime, perché è così veloce e galoppante che può disumanizzarci. Bisogna stare attenti. Siamo uomini del passato che vivono nel futuro”.
Il cinema come luogo di riflessione
Per Rubini, “il cinema perde il suo compito se diventa solo disimpegno, deve essere uno strumento per porsi delle domande. L’uomo ha sempre utilizzato le storie, i libri, il cinema per riflettere. E i film d’autore sono l’unica strada perché il cinema possa sopravvivere”.
Plot
Un’improvvisa tempesta solare rende inutilizzabile qualsiasi apparecchiatura elettronica sul pianeta. Lo stesso giorno, una neonata che si chiama Nina viene ritrovata sulla montagna nei pressi di un piccolo paese sperduto. Dopo il catastrofico e misterioso evento che tutti chiamano «la sciagura», la civiltà come la conosciamo si sgretola, le risorse scarseggiano ovunque e tra gli esseri umani vige la legge del più forte. In questa desolazione il paese di Nina resta però miracolosamente un mondo a parte, i suoi pochi abitanti vivono senza tecnologia e Nina cresce con un forte legame con la natura, che neanche lei stessa riesce a comprendere e che la porta a essere vista come strega per via degli strani fenomeni che accadono in sua presenza. Ma quando una banda di predoni invaderà il paese, decimando brutalmente la popolazione e soggiogando i superstiti, Nina adolescente riuscirà a fuggire nei boschi, a imparare la sopravvivenza in montagna e la convivenza con i lupi e a comprendere i poteri che ha dentro di sé.