L’attrice taiwanese Shu Qi ha deciso di debuttare alla regia dopo aver sentito l’urgenza di raccontare qualcosa di molto personale. “Girl” (Nühai), presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, è un film che parla di violenza domestica. “Come attrice ho sempre voluto raccontare qualcosa di bello, pieno di bontà e di bellezza. In questo caso ho scelto un tema che ho conosciuto molto da vicino. Poterlo far vedere qui a Venezia per me è molto importante. Non è mai capitato che neanche nei miei sogni che io potessi immaginare di portare la mia opera prima qui”.
Il potere dello sguardo femminile
“Penso che il più grande vantaggio di noi registe è quello di poter cambiare velocemente, gestire le nostre emozioni che cambiano velocemente con un tocco tipicamente femminile della finezza. Organicamente siamo diverse dagli uomini. Abbiamo l’utero e la possibilità di far nascere una vita umana e questo è un potere enorme”, dice la regista.
Plot
Una ragazzina trova conforto nell’amicizia con un’altra bambina con un nome simile, che incarna i sogni che lei ha represso. Le sue aspirazioni, però, sono messe alla prova dal passato della madre, che riflette le sue stesse difficoltà e la intrappola in un circolo vizioso di disperazione.