PODCAST | Chiara Nicoletti intervista Claudio Noce, regista del film Padrenostro.
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Alla 77esima Mostra del cinema di Venezia Claudio Noce porta in concorso il suo film più personale, Padrenostro, che, ambientato negli Anni di Piombo, racconta l’esperienza personale della sua famiglia dopo l’attentato al padre ad opera dei terroristi e la converte in universale. Co-prodotto da Pierfrancesco Favino che ne è anche protagonista, il film si manifesta da subito come un racconto di formazione, come la storia di crescita di un padre ed un figlio. Claudio Noce racconta il percorso che lo ha portato a cercare di trovare la chiave di universalità al suo vissuto personale e il valore catartico dell’intero processo filmico.
Padrenostro: Roma, 1976. Valerio ha dieci anni e una fervida immaginazione. La sua vita di bambino viene sconvolta quando, insieme alla madre Gina, assiste all’attentato ai danni di suo padre Alfonso da parte di un commando di terroristi. Da quel momento, la paura e il senso di vulnerabilità segnano drammaticamente i sentimenti di tutta la famiglia. Ma è proprio in quei giorni difficili che Valerio conosce Christian, un ragazzino poco più grande di lui. Solitario, ribelle e sfrontato, sembra arrivato dal nulla. Quell’incontro, in un’estate carica di scoperte, cambierà per sempre le loro vite.
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