PODCAST | Chiara Nicoletti intervista i registi Giacomo Ciarrapico, Luca Vendruscolo e gli attori del film Boris 4.
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I registi Giacomo Ciarrapico, Luca Vendruscolo e gli attori di Boris 4, Caterina Guzzanti, Pietro Sermonti, Carolina Crescentini, Antonio Catania, Luca Amorosino, Paolo Calabresi, Ninni Bruschetta, Carlo De Ruggieri, Alessandro Tiberi, Corrado Guzzanti, Andrea Sartoretti, Valerio Aprea, Massimo Di Lorenzo si alternano nel raccontare il ritorno di Boris, nel mondo delle piattaforme e la sua efficacia, rinnovata, nel dissacrare ogni piccolo particolare del mondo del cinema e della TV italiana.
Boris 4: Dopo tre stagioni e un film, scritti e diretti da Mattia Torre, Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo, Boris torna sugli schermi per raccontare, ancora una volta, con un linguaggio satirico e fuori dagli schemi, il dietro le quinte del mondo del cinema e della televisione italiani. Sono passati più di dieci anni e tutto è cambiato. La morente tv generalista – con i suoi medici buoni e le paternali contro la droga – è ancora più morente e perfino René e i suoi amici ora lavorano per una Piattaforma globale. La serie che René deve girare stavolta è Vita di Gesù, da un’idea di Stanis La Rochelle. Che non solo vestirà i panni del protagonista, notoriamente morto a 33 anni quando lui ne ha 50, ma anche quelli di produttore, con la sua SNIP (So Not Italian Production). Stanis l’ha fondata con Corinna, che da qualche anno è anche sua moglie. La scrittura di Vita di Gesù è stata affidata ai soliti tre sceneggiatori. Coproduttore e organizzatore è Lopez, che, in pensione dalla Rete, si è reinventato produttore con la sua QQQ (Qualità, Qualità, Qualità). L’occasione da non lasciarsi sfuggire è che la Piattaforma europea più importante sta seriamente prendendo in considerazione il progetto ma, prima del via libera definitivo, serve l’approvazione delle sceneggiature (il “lock”) da parte dell’Algoritmo. Tutto sembra procedere bene ma cosa comporterà lavorare sotto questo nuovo padrone? René saprà approfittare della nuova occasione per girare una serie finalmente di qualità, ma soprattutto i nostri sapranno adattarsi al mondo che è cambiato così rapidamente?
Per la prima volta nella sua storia, il Festival di Cannes svela due manifesti ufficiali della sua 78a edizione, ispirati al capolavoro di Claude Lelouch del 1966, vincitore della Palma d'oro, Un uomo, una donna.
Daphne Di Cinto porta il tema dell’intersezionalità al centro dell’Integrazione Film Festival 2025, un evento gratuito tra cinema, arte e inclusione, in scena a Bergamo dal 13 al 17 maggio.
E se un weekend potesse riscrivere 15 anni di silenzio? Paternal Leave di Alissa Jung, è un viaggio intenso tra riconciliazione, emozioni e seconde possibilità.
Si è conclusa con successo la 38ª edizione del Bolzano Film Festival Bozen: dieci giorni di cinema, musica e incontri, oltre 6.000 spettatori e una forte presenza internazionale.