INCinema 2025: la prima tappa a Udine si chiude con i premi di INCorto

La prima tappa della terza edizione di INCinema, svoltasi a Udine dal 25 novembre al 1° dicembre 2025, ha confermato la vocazione del festival a un cinema pienamente accessibile e aperto a prospettive diverse. Un percorso ribadito in ogni sezione della manifestazione, dai lungometraggi ai restauri, dai documentari alle iniziative collaterali, e culminato nella serata dedicata a INCorto, il concorso riservato ai cortometraggi del progetto “Corti senza confine”, realizzato con la collaborazione della Friuli Venezia Giulia Film Commission.

La doppia giuria, una composta da studenti dell’Università di Udine e l’altra da persone con disabilità sensoriali, ha premiato opere che affrontano il tema del confine nelle sue dimensioni storiche, intime e sociali.

Il premio degli studenti: L’estate che verrà di Mauro Lodi

La Giuria Studenti ha scelto L’estate che verrà di Mauro Lodi come Miglior Cortometraggio INCorto 2025. Il film è stato apprezzato per il modo in cui affronta il tema della frontiera. La giuria ha citato la qualità della scrittura, delle immagini e dell’interpretazione. La storia di Luca e Viktor, nati in un territorio aperto e poi divisi dalla Storia, ha colpito per l’intensità del legame che resiste al tempo.

La stessa giuria ha assegnato due menzioni speciali. La prima è andata a Vivere di Chiara Cremaschi, che intreccia finzione e documentario e affronta fragilità giovanili e migrazioni. La seconda è stata attribuita a Cos te costa di Davide Del Degan, che indaga il peso emotivo di un confine anche nei luoghi del lutto.

La Giuria Persone con Disabilità Sensoriali premia L’osservatore dell’Est

La giuria, composta da persone con disabilità sensoriali, ha assegnato il premio principale a L’osservatore dell’Est di Alberto Fasulo. L’opera è stata definita un racconto capace di unire ironia e malinconia. Al centro c’è una relazione intima che si trasforma in una riflessione sulla cura e sulla dignità della vita nelle sue fasi più fragili.

La menzione speciale della giuria è stata attribuita a Il ponte di Giacomo Bendotti. Il film mette in dialogo le memorie del passato e le sfide del presente. Le ferite della storia e le nuove forme di migrazione emergono in un racconto che invita a costruire legami e attraversamenti.

Un festival che amplia accessibilità e partecipazione

La premiazione di INCorto ha chiuso una settimana intensa. INCinema ha proposto anteprime, restauri e proiezioni speciali, tutte accessibili con sottotitoli dedicati e audiodescrizioni tramite l’app Earcatch.
Tra gli eventi più rilevanti ci sono stati la mostra The Eye of Gaza dedicata alla fotoreporter Fatma Hassouna, i restauri di È piccerella e La dolce vita, e le anteprime di Vita privata di Rebecca Zlotowski e Put Your Soul in Your Hand and Walk di Sepideh Farsi. Il festival ha presentato anche Mi chiamo Altan e faccio vignette, in dialogo con la mostra dedicata ai cinquant’anni della Pimpa, oltre all’omaggio a Robert Redford con Come eravamo di Sydney Pollack.

INCorto come spazio di sperimentazione narrativa

La selezione 2025 di INCorto, da Meja – Frontiera di Emma Jaay a La battaglia delle spazzole di Lorenzo Fabbro, ha riaffermato la vitalità del cortometraggio come terreno privilegiato per indagare identità, memoria e confini interiori. INCinema conferma così il valore della sezione come laboratorio artistico in cui nuove generazioni e comunità del territorio dialogano e contribuiscono a ridefinire il rapporto tra cinema, accessibilità e partecipazione.

Uno sguardo alle prossime tappe

Udine è stata solo l’apertura della terza edizione di INCinema. Le prossime tappe si terranno a Firenze e a Trieste a gennaio 2026, a Londra a marzo 2026 e a New York a aprile 2026. Tutti gli aggiornamenti e i programmi saranno disponibili su www.incinema.org.