“Jesus Loves the Fools“, presentato a Seeyousound 2025, di Dimitris Stratiris (e anche di Filippo D’angelo e Mauro Ermanno Giovanardi), racconta la singolare nascita e vita di un gruppo musicale variegato che si chiamava carnival Of Fools, con il quale Giovanardi ha influenzato e seminato quella dagli anni 80 in poi è stata la scena rock indie italiana. In un percorso che spiega la nascita di un mito, raccontata da chi il mito lo ha creato inconsciamente, abbiamo uno spaccato del mondo musicale pre social, pre MTV, pre commercializzazione forzata.
Un film nato in modo anomalo e per necessità e passione
Dimitris Stratiris ci racconta come è nato “Jesus Loves The Fools“, che non ha avuto un percorso classico per un documentario, quanto piuttosto un alternarsi di mani che lo hanno creato , smontato e rimontato, fino a quando per decisione comune di tutti gli interessati lui ha preso le redini e ha costruito il racconto dalla quantità immensa di materiale che era stato girato. un film di passione e di necessità.
Plot
Negli anni ottanta milanesi, il furioso movimento tellurico sotto la superficie della musica di plastica era chiaramente percettibile a chiunque desiderasse mettersi all’ascolto. Si cercava di capire come sarebbe stato possibile creare un’alternativa alla musica italiana “sanremese”, ai cantautori che ancora se la menavano con le solite storie ideologiche (tranne un caso di notevoli eccezioni), al vuoto lasciato dai grandi gruppi degli anni ‘70. I fermenti sono interessanti perché suggeriscono potenzialità, disegnano ipotesi di sviluppo creativo. A Milano si stava consolidando una nuova casa discografica indipendente, destinata a fare storia nella discografia italiana, la Vox Pop. Uno dei primi dischi usciti per questa neonata etichetta fu Blues get off my shoulder dei Carnival of Fools, band che ruotava attorno alla figura di Mauro Ermanno Giovanardi, già noto nella scena underground nazionale.