Gli attori ci parlano dei personaggi che interpretano nella miniserie su Giacomo Leopardi, presentata in anteprima mondiale alla Mostra del cinema di Venezia
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"Leopardi Il poeta dell'infinito", intervista agli attori Cristiano Caccamo e Giusy BuscemiGiulia Bianconi
“L’amore spinge i personaggi, in direzione diverse. Abbiamo lavorato su questo sentimento“. Cristiano Caccamo e Giusy Buscemi raccontano a FredFilmRadio come hanno costruito i loro rispettivi personaggi, nella miniserie “Leopardi Il poeta dell’infinito” diretta da Sergio Rubini e con Leonardo Maltese nei panni di Giacomo Leopardi, presentata in anteprima mondiale all’81esima Mostra del cinema di Venezia.
“Sergio mi ha chiesto di dare un afflato romantico a questo personaggio dell’Ottocento. Avere sempre il cuore in gola“, spiega Buscemi, che nella miniserie in due puntate, che arriverà a dicembre su Rai 1, dà il volto alla nobildonna Fanny Targioni Tozzetti, amata non corrisposta del geniale poeta. Cristiano Caccamo è, invece, l’amico fraterno di Leopardi, Antonio Ranieri, che gli starà vicino fino alla fine dei suoi giorni.
Plot
Bambino prodigio. Adolescente ribelle. Poeta romantico, filosofo, pensatore politico. Giacomo Leopardi è stato il primo esistenzialista della modernità, riferimento dei tumultuosi anni del Risorgimento italiano, un “maledetto” che ha abusato della sua arte e del suo genio fino a rimanerne annientato. Attraverso il racconto dell’amico Ranieri ripercorriamo la vita del poeta dall’infanzia, alla fuga dall’opprimente ambiente familiare, allo scontro col nascente pensiero liberale e quello ecclesiastico, tra l’amore sofferto per la contessa Fanny Targioni Tozzetti e la malattia fino alla morte.
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