Il regista americano ci lascia a 88 anni. Il suo ultimo film, "The Caine Mutiny Court-Martial", sarà alla Mostra del Cinema di Venezia.
È morto a 88 anni William Friedkin, noto regista, produttore e sceneggiatore americano che ha lasciato un segno indelebile nell’industria cinematografica con opere di grande impatto e originalità.
Il Cinema di William Friedkin:
William Friedkin è universalmente conosciuto per aver diretto “L’esorcista” nel 1973, uno dei film più iconici e influenti della storia del cinema horror. Basato sul romanzo omonimo di William Peter Blatty, il film segue la storia del sacerdote cattolico Damien Karras, interpretato da Jason Miller, e il veterano esorcista padre Lankester Merrin, interpretato da Max von Sydow, mentre cercano di esorcizzare un demone dal corpo di una giovane ragazza posseduta, interpretata da Linda Blair. Il film è stato un enorme successo al botteghino e ha ricevuto un’accoglienza critica entusiasta, ricevendo dieci nomination agli Oscar e vincendone due.
William Friedkin sul set di L’Esorcista
Friedkin aveva già dimostrato il suo grande talento e la sua versatilità con il thriller psicologico grazie a “Il braccio violento della legge”del 1971. Questo thriller poliziesco basato su eventi realmente accaduti durante il cosiddetto “The French Connection”, racconta di due detective di narcotici, interpretati da Gene Hackman e Roy Scheider, che cercano di smantellare un’organizzazione di spaccio di droga.
Il film ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, vincendo cinque premi Oscar, tra cui miglior film, miglior regia per Friedkin e miglior sceneggiatura non originale.
Il regista ha continuato a sfidare gli standard e anticipare i tempi con opere all’avanguardia come “Il salario della paura” (Sorcerer) del 1977, un dramma d’avventura, adattamento del romanzo francese “Le salaire de la peur” di Georges Arnaud, ma anche “Cruising” del 1980 e “Vivere e morire a Los Angeles” del 1985. Il suo cinema rappresenta spesso il malessere e i traumi dell’America post-sessantottina, ed è caratterizzato dall’imperfezione del protagonista principale dei suoi film, la cui moralità è sempre torbida e in conflitto.
Friedkin e la Mostra del Cinema di Venezia
La scomparsa del regista americano ha colpito profondamente il Presidente, il Direttore generale, il Consiglio di amministrazione e il Direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, insieme a tutta La Biennale di Venezia che in un comunicato hanno dato l’addio a William Friedkin.
Il regista era atteso alla 80ª edizione della Mostra, dove avrebbe presentato il suo ultimo film, “The Caine Mutiny Court-Martial”, e il restauro del classico del cinema, “L’esorcista”.
Pascal Le Segretain/Getty Images
Nel 2013, la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica gli conferì il Leone d’Oro alla carriera, riconoscendo il suo contributo rivoluzionario al cinema americano, soprattutto durante il periodo della Nuova Hollywood.
William Friedkin ha partecipato più volte alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, ricevendo acclamazione sia dal pubblico che dalla critica. Nel 1995, ha presentato “Jade” nelle Notti veneziane, mentre nel 2011 ha presentato in Concorso il film “Killer Joe”, con Matthew McConaughey.
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