PODCAST | Angelo Acerbi intervista Elisa Fuksas, regista del film iSola.
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Elisa Fuksas ha scoperto di avere un tumore la settimana prima del lockdown. Per gestire questa doppia “anomalia” ha deciso di creare un diario, un racconto auto-prodotto, come un flusso di pensieri, della sua quotidianità, di quella del lockdown a di quella della malattia di una amica, scoperta nello stesso periodo. Una riflessione sul tempo che passa e la sua relatività, sulla gestione e percezione della fede in momenti cosi difficili e sul concetto dell’amicizia e della sua influenza nella vita.
iSola: Alla vigilia della pandemia, scopro di avere una malattia. Quasi contemporaneamente la mia più cara amica, che pensavo persa e che invece ritroverò, a sua volta si ammala. Da una sequenza di eventi impensabili, in un mondo inedito e in quarantena, nasce questo film, interamente girato con il telefono: un’investigazione sul potere del “Racconto”, che riesce a sconfiggere la paura di vivere e di morire e sul mistero di ogni amicizia e di ogni fede.