Durante l’82esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia, nella sezione delle Giornate degli Autori, abbiamo parlato con Giovanni Troilo, che con il suo occhio artistico e il suo background fotografico nel suo “Life Beyond the Pine Curtain (L’America degli invisibili)” fornisce un ritratto lucido e sfaccettato di un’America della quale si parla sempre troppo poco. Quella lontana dal cinema e dalle notizie quotidiane, calata nelle profondità dell’east Texas, fatta di storie interconnesse, di natura e paludi, comunità e storie.
L’intervista
Giovanni Troilo ci ha raccontato quali siano state le ragioni che l’hanno spinto a documentare e approfondire questo mondo proprio nel periodo immediatamente antecedente e successivo rispetto alla rielezione di Donald Trump, come l’abbia influenzato l’occhio artistico che ha visto la sua carriera sedimentarsi tanto nella fotografia, e anche cosa voglia dire unire una narrazione di comunità vere e autentiche con gli echi letterari più altisonanti che trovano nelle parole di Joe R. Lansdale un fil rouge che porta avanti il racconto, conoscendo capitolo dopo capitolo, una persona dopo l’altra, chi vive in quegli Stati Uniti così lontani dalle narrazioni contemporanee.
Plot
L’East Texas è una pianura attraversata dal fiume Sabine e ricoperta di fitte foreste di pini e vaste paludi. Qui tutto sembra nascondersi e scomparire. Life Beyond the Pine Curtain tenta di oltrepassare quel confine invisibile e di insinuarsi nelle pieghe degli Stati Uniti dove, nascoste alla vista, germogliano comunità. Il film si rifugia nelle vite di quattro personaggi e, con le parole e la voce di Joe R. Lansdale, tenta di leggere le ragioni profonde di una realtà complessa e di restituire un ritratto inedito dell'America contemporanea.