Grazie al supporto di moltissime associazioni, tra cui l’Archivio dell’Audiovisivo del Movimento Operaio, l’European Women Audiovisual Network, il Global Movement to Gaza e Venice4 Palestine, dal 26 al 31 ottobre è stata realizzata la prima edizione del Gaza International Festival for Women’s Cinema.
Un evento innovativo e di forte impatto culturale, il Gaza International Festival for Women’s Cinema, rappresenta un segnale di resistenza e rinascita in un contesto di conflitto persistente. Nato dall’idea di valorizzare il patrimonio culturale palestinese e promuovere la voce delle donne, il festival si distingue come un’occasione internazionale di incontro tra creatività e impegno sociale.
Fondato e diretto da Ezzaldeen Shalh, regista, studioso e organizzatore culturale originario di Gaza, il festival si è tenuto, a Deir al-Balah, città palestinese nella Striscia di Gaza ed ha avuto in programma 79 film provenienti da ventotto paesi – tra lungometraggi e cortometraggi, fiction e documentari.
Ce lo raccontano, dalle sue origini, Milena Fiore, responsabile dell’area tecnica della Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD) e tra le coordinatrici del Festival e la regista e documentarista Monica Maurer, anche al lavoro su un nuovo documentario.
Citando Milena Fiore, tra le pagine di Palestinaculturalibertà.org, “il festival è prima di tutto un gesto civile e politico, un modo per affermare che la vita, la memoria e la creazione non si possono bombardare” e “non è un festival su Gaza, ma con Gaza, e da Gaza verso il mondo”.