PODCAST | Chiara Nicoletti intervista Carlotta Antonelli e Federica Sabatini, attrici della serie Netflix Suburra 3.
Da Venerdì 30 ottobre su Netflix, si chiude la prima serie italiana prodotta dalla piattaforma: Suburra La serie, con la terza e ultima stagione. Ispiratasi al film di Stefano Sollima, Suburra la serie ha intrapreso un cammino indipendente durato 3 stagioni e 6 anni con l’obiettivo di analizzare nelle viscere i tre mondi di una profana trinità: Chiesa, Stato e Crimine. In questa stagione, oltre al rapporto tra Aureliano (Alessandro Borghi) e Spadino (Giacomo Ferrara) che si rafforza sempre di più, assistiamo all’autodeterminarsi, all’ascesa, inarrestabile di due personaggi, Angelica (Carlotta Antonelli) e Nadia (Federica Sabatini) come a rappresentare metaforicamente il percorso di emancipazione e di aspirazione alla vera parità che le donne stanno facendo in questo momento. Incontriamo virtualmente le attrici Carlotta Antonelli e Federica Sabatini per discutere il ruolo delle donne in Suburra 3 e in generale in questo momento e affermare con assoluta certezza e orgoglio, che la serie, sopratutto in questo finale tanto atteso, è decisamente diretta anche ad un pubblico femminile, ora più che mai .
Suburra 3: Dopo il tragico suicidio di Lele, incapace di convivere con il senso di colpa generato dai crimini commessi, e l’inaspettato risveglio dal coma di Manfredi, capo del clan Anacleti, gli equilibri di potere tra tutti i personaggi sono di nuovo messi in discussione. La terza stagione si sposta tra le strade e i vicoli di Roma e provincia per raccontare ancora più da vicino il mondo del Crimine. Con l’elezione del nuovo sindaco di Roma e l’ascesa in Campidoglio di Cinaglia, la Suburra si mette di nuovo in moto. Il mondo “di sopra” e quello “di sotto” dovranno venire a patti per spartirsi il più grande affare del nuovo millennio: il Giubileo. Aureliano e Spadino sono pronti a sfidare di nuovo Samurai e reclamare il trono della Città Eterna. Chi vincerà la battaglia all’ultimo sangue per ottenere il potere sulla città?
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