Nel contesto della 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, un interessante omaggio al cinema italiano del passato è stato presentato con grande entusiasmo. Si tratta di “Elvira Notari. Oltre il silenzio”, un documentario che celebra la figura di una delle pioniere del cinema muto napoletano, ancora poco conosciuta al pubblico contemporaneo. La pellicola, realizzata dal regista Valerio Ciriaci, riporta alla luce la vita e l’opera di questa straordinaria donna, di cui rimangono ancora molte testimonianze sconosciute.
Il titolo del film mette in evidenza il desiderio di riscoprire un importante capitolo della storia cinematografica italiana, spesso oscurato dai grandi nomi delle cinematografie nazionali. “Elvira Notari. Oltre il silenzio” si sviluppa come un viaggio attraverso le immagini e le testimonianze che raccontano l’importanza del lavoro di Elvira Notari, che è entrata nel mondo del cinema come produttrice, distributrice e poi approdata alla regia.
Il documentario si concentra sulle origini di Elvira Notari e sul suo straordinario contributo alla narrazione delle storie del popolo. Elvira Notari, infatti, realizzò oltre sessanta lungometraggi e numerosi documentari, creando un vero e proprio patrimonio cinematografico che, purtroppo, è stato in gran parte perduto o dimenticato nel tempo. La sua produzione si caratterizzava per la grande realismo, filmandolo spesso in strada e con un forte legame con le comunità di Napoli e delle regioni del Sud Italia.
Una delle peculiarità di questa produzione risiede nel fatto che i film di Elvira Notari erano rivolti al popolo, persone spesso analfabete, e venivano accompagnati da musica dal vivo e letture di attori per rendere accessibili le storie. Un esempio emblematico è il modo con cui venivano proiettati i suoi film, coinvolgendo direttamente il pubblico e creando un forte legame emotivo. Elvira Notari affrontava infatti temi sociali e personali, fornendo un’immagine autentica e mai superficiale delle realtà del suo tempo.
Il film evidenzia anche come le restrizioni del regime fascista abbiano contribuito al progressivo declino della sua produzione, relegata fuori dal mainstream italiano. Tuttavia, grazie alla migrazione e alla circolazione delle pellicole all’estero, molte di queste opere sopravvivono in archivi e collezioni negli Stati Uniti, principalmente presso la Rochester Cineteca di New York. Recentemente, alcune pellicole sono state ritrovate da un collezionista italiano, aprendo una finestra sul passato ancora più ampia.
Il documentario ha riscosso grande successo alla sua première veneziana e si prevede un ampio percorso di distribuzione in sala in Italia, grazie alla collaborazione con Cinecittà. L’obiettivo è portare al pubblico un tassello importante della storia del cinema italiano e internazionale, contribuendo a riscattare dalla memoria collettiva un’artista fondamentale come Elvira Notari.
“Elvira Notari oltre il silenzio” non rappresenta solo un film: è un atto di riscoperta storica e culturale, che illumina un segmento fondamentale della cultura popolare italiana e internazionale, ancora troppo spesso ignorato. La sua storia rivive ora grazie a questa produzione, portando avanti il messaggio che il passato del cinema merita di essere ricordato e celebrato.
Plot
Il documentario racconta la storia della prima regista italiana e del lungo percorso che l’ha riportata alla luce dopo decenni di oblio.
Protagonista dell’età d’oro del muto napoletano, Elvira Notari realizzò circa sessanta lungometraggi che, intrecciando cultura popolare e uno sguardo autentico sulla vita della città, conquistarono il pubblico da Napoli alle Little Italies negli Stati Uniti. Con l’avvento del sonoro e colpita dalla censura fascista, abbandonò il cinema nel 1930.
La sua opera cadde nel silenzio e gran parte dei suoi film andò perduta. Oggi, a 150 anni dalla nascita, Elvira Notari torna al centro della scena grazie al lavoro di studiosi e artiste che ne recuperano l’eredità e la reinterpretano attraverso la creazione di nuove opere.