PODCAST | Chiara Nicoletti intervista Alberto Barbera, direttore artistico della 77° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
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“Il cuore della Mostra è salvo, abbiamo rinviato a tempi migliori la sezione Sconfini, i classici saranno ospitati a Bologna e abbiamo ridotto il numero dei film ma il cuore è salvo” . Con queste parole il direttore della 77° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia Alberto Barbera ha aperto la conferenza di presentazione del programma della manifestazione, in programma dal 2 al 12 settembre. La Mostra di Venezia si prende la responsabilità di ripartire e regalare il grande cinema di qualità che da sempre la caratterizza anche se lo fa in bilico come i due trapezisti dell’emblematico manifesto di quest’anno, fotogramma tratto dalla sigla ideata da Lorenzo Mattotti. 50 i paesi rappresentati dalla selezione, senza esclusione di aree geografiche, anche quelle ancora sotto la minaccia del COVID. Il primo segnale positivo è che 8 film su 18 nel concorso di Venezia 77 sono diretti da donne, segno che il criterio di qualità applicato dalla Mostra a dispetto delle critiche, sta dimostrando che il numero di opere di registe donne con una visione e uno stile distintivo cresce. Altro segno distintivo di questa 77esima Mostra, la presenza di numerosi italiani che, per citare il direttore Barbera “abbandonano i modelli usurati del passato”. Numerosa la presenza italiana con Emma Dante e Susanna Nicchiarelli a spiccare tra i 4 italiani in concorso con rispettivamente Le Sorelle Mancuso e Miss Marx. Gli Italiani in concorso oltre alle donne menzionate, Claudio Noce con Padrenostro e Gianfranco Rosi con Notturno. Le altre donne in concorso sono la francese Nicole Garcia con Amants, thriller triangolo sentimentale con Stacy Martin e Benoit Magimel, Mona Fastvold con The World to Come sulla storia d’amore tra due donne a fine ‘800, la regista polacca Malgorzata Szumowska con Never Gonna Snow Again, Julia Von Heinz con And Tomorrow the Entire World, la bosniaca Jasmila Zbanic e la già annunciata Chloé Zhao con Nomad Land, film con Frances McDormand, presentato dalla Mostra in condivisione con il New York Film Festival. Tra le star desiderate al Festival: Cate Blanchett, presidente di Giuria, Tilda Swinton, Leone alla Carriera, Frances McDormand protagonista di Nomad Land, Shia Le Beouf diretto da Mundruczó . Da tenere d’occhio quindi, nel fuori concorso, la nipote di Francis FordCoppola, già all’opera seconda, Mainstream, che potrebbe portarci il cast composto dalla figlia d’arte Maya Hawke (i genitori sono Uma Thurman e Ethan Hawke), Andrew Garfield e Jason Schwartzman ed ancora Roger Michell, conosciuto per Notting Hill, che nel suo The Duke fa recitare Helen Mirren e Jim Broadbent. Tanta cinefilia dunque, donne registe alla ribalta e italiani che osano.
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