PODCAST | Chiara Nicoletti intervista Carlo Sironi e Giovanni Pompili, regista e produttore del film Sole.
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Alla sua opera prima Carlo Sironi si tuffa in una storia d’amore, insolita, tra due solitudini. Si intitola Sole, in concorso nella sezione Orizzonti della 76esima Mostra del Cinema di Venezia. Sironi in compagnia del suo produttore, Giovanni Pompili descrive l’intento del film, l’innamorarsi tra due ragazzi, soli, senza riferimenti, lei incinta e pronta a dare suo figlio in adozione per poter guadagnare abbastanza soldi e scappare, lui che incaricato dai futuri genitori di proteggerla fino a parto avvenuto, lentamente abbraccia il vero significato della paternità e dell’amore. Giovanni Pompili segue Carlo Sironi fin dal suo primo corto (presentato a Venezia) e ha dato al regista carta bianca per dare vita alla sua visione della storia.
Sole: Ermanno è un ragazzo che passa i suoi giorni tra slot machine e piccoli furti. Lena arriva in Italia per vendere la bambina che porta in grembo e poter iniziare così una nuova vita. Ermanno deve fingere di essere il padre della bambina per permettere a suo zio e alla moglie, che non possono avere figli, di ottenere l’affidamento in maniera veloce, attraverso un’adozione tra parenti. Sole, però, nasce prematura e deve essere allattata al seno. Mentre Lena cerca di negare il legame con sua figlia, Ermanno inizia a prendersi cura di loro come se fosse il vero padre.
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