PODCAST | Angela Prudenzi intervista Francesca Lolli, regista del film Tre donne, di Sylvia Plath.
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Tre donne, un radiodramma di Sylvia Plath portato sullo schermo mantenendo la forza della parola. Il lavoro sulle immagini. Modernità del testo. Raccontare la maternità. Mettere in scena è anche mettersi in scena.
Tre donne, di Sylvia Plath : Tre donne di Sylvia Plath è un poema a tre voci concepito originariamente come radiodramma. Le tre voci, che appartengono ad altrettante donne accomunate dalla medesima esperienza di maternità, parlano ma non rispondono l’una all’altra. Il dialogo non è tra loro, ma fra ognuna e la propria coscienza, in un racconto-confessione delle reciproche esperienze. La prima voce è quella di una casalinga che ha un figlio: la sua è la storia apparentemente più felice, naturale e semplice, ma si adombra anch’essa di sottili paure. La seconda è quella di un’impiegata in attesa del figlio, che però perderà ancora una volta; il ritorno a casa e il rifugio nel lavoro non rimargineranno la ferita e la sensazione di anormalità e incapacità. La terza voce, infine, è quella di una studentessa che rifiuta l’idea della maternità, che tuttavia porta a termine la gravidanza per poi abbandonarne il frutto; anche per lei il ritorno alla vita di tutti i gironi sarà difficile e la serenità difficilmente riconquistabile.