PODCAST | Angelo Acerbi intervista Giorgio Verdelli, regista del documentario Ezio Bosso: Le Cose Che restano.
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Ezio Bosso: Le Cose Che Restano è un commovente e sentito ritratto di un musicista unico e immenso, e di una persona decisamente ancora più grande. Giorgio Verdelli si cimenta in questo omaggio con la sua solita maestrìa regalandoci un film così profondamente commovente ed emotivo, che fa risplendere Ezio Bosso e la sua musica come meritano.
Ezio Bosso: Le Cose Che restano : Ezio Bosso. Le cose che restano è il racconto di una grande storia umana. Nella carriera di Ezio Bosso, che è stata quanto di più atipico si possa immaginare, sia per le vicende personali che professionali, c’è sempre stato l’amore per l’arte, vissuta come disciplina e ragione di vita. Nel film il racconto è affidato allo stesso Bosso, che si svela, e ci fa entrare nel suo mondo e nel suo immaginario, come in un diario. La narrazione è stratificata, in un continuo rimando fra immagine e sonoro. Le sue parole si alternano alla sua seconda voce, la musica. Le testimonianze di amici, famiglia e collaboratori come Gabriele Salvatores, Silvio Orlando e Paolo Fresu, contribuiscono a tracciare un mosaico accurato e puntuale della sua figura. Il brano inedito The Things That Remain è un ultimo messaggio di Bosso per tutti, perché come lui stesso ha dichiarato: “ognuno si racconterà la propria storia ed io posso solo suggerire la mia”. Portatore di un potente messaggio motivazionale nella sua vita e nella sua musica, Ezio Bosso è stato e sarà sempre una fonte d’ispirazione per chiunque vi si avvicini, “una presenza, non un ricordo” come intende lo stesso regista del film, Giorgio Verdelli.