“L’ascolto”, intervista al regista Giorgio Diritti
Intervista a Giorgio Diritti sul cortometraggio "L’ascolto", presentato ad Alice nella Città 2025. Empatia, giovani e cinema come strumento educativo. Un invito a tornare davvero ad ascoltare.
Listeners:
Top listeners:
ENGLISH Channel 01 If English is your language, or a language you understand, THIS IS YOUR CHANNEL !
ITALIAN Channel 02 Se l’italiano è la tua lingua, o una lingua che conosci, QUESTO È IL TUO CANALE!
EXTRA Channel 03 FRED Film Radio channel used to broadcast press conferences, seminars, workshops, master classes, etc.
GERMAN Channel 04 Wenn Ihre Sprache Deutsch ist, oder Sie diese Sprache verstehen, dann ist das IHR KANAL !
POLISH Channel 05
SPANISH Channel 06 Si tu idioma es el español, o es un idioma que conoces, ¡ESTE ES TU CANAL!
FRENCH Channel 07 Si votre langue maternelle est le français, ou si vous le comprenez, VOICI VOTRE CHAINE !
PORTUGUESE Channel 08
ROMANIAN Channel 09 Dacă vorbiţi sau înţelegeţi limba română, ACESTA ESTE CANALUL DUMNEAVOASTRĂ!
SLOVENIAN Channel 10
ENTERTAINMENT Channel 11 FRED Film Radio Channel used to broadcast music and live shows from Film Festivals.
BULGARIAN Channel 16 Ако българският е вашият роден език, или го разбирате, ТОВА Е ВАШИЯТ КАНАЛ !
CROATIAN Channel 17 Ako je hrvatski tvoj jezik, ili ga jednostavno razumiješ, OVO JE TVOJ KANAL!
LATVIAN Channel 18
DANISH Channel 19
HUNGARIAN Channel 20
DUTCH Channel 21
GREEK Channel 22
CZECH Channel 23
LITHUANIAN Channel 24
SLOVAK Channel 25
ICELANDIC Channel 26 Ef þú talar, eða skilur íslensku, er ÞETTA RÁSIN ÞÍN !
INDUSTRY Channel 27 FRED Film Radio channel completely dedicated to industry professionals.
EDUCATION Channel 28 FRED Film Radio channel completely dedicated to film literacy.
SARDU Channel 29 Si su sardu est sa limba tua, custu est su canale chi ti deghet!
“Conversation with” at the 20th Marrakech IFF, interview with actor Willem Dafoe Bénédicte Prot
"Leila", intervista al regista Alessandro Abba Legnazzi Bianca Ferrari
Il film “Leila” di Alessandro Abba Legnazzi si distingue per il suo approccio intimo e profondamente personale, frutto di un’esperienza che coinvolge direttamente il regista e sua figlia, Clementina Abba Legnazzi, anch’essa co-regista e co-protagonista del film. Presentato alla 23° edizione di Alice nella Città, il film nasce da un progetto che, più che una semplice creazione artistica, si rivela come una vera e propria terapia narrativa.
Alessandro Abba Legnazzi racconta come le sue origini nel disegno abbiano facilitato la creazione di “Leila”, descrivendolo come un atto catartico, sia per sé che per la famiglia. La storia, infatti, si basa su una vicenda personale di abbandono vissuta da lui e sua figlia, creando un collegamento emozionale molto forte. Sua figlia, ai tempi delle riprese, aveva circa 10 anni e ha dimostrato un approccio spontaneo e naturale, trattando il set come un gioco.
Il regista sottolinea che il rapporto con sua figlia durante le riprese è stato caratterizzato da spontaneità e libertà, grazie anche alla semplicità della produzione. La piccola, pur affrontando momenti di stanchezza, ha vissuto l’esperienza come una divertente avventura, contribuendo alla genuinità del risultato finale.
Rispetto alle sue precedenti opere, “Leila” si contraddistingue per la sua forte autenticità e libertà creativa. Legnazzi paragona questo lavoro al suo precedente film “Rada”, sottolineando come entrambe le opere siano nate da un’urgenza immediata, senza la pressione dei finanziamenti. La lavorazione con pochi mezzi ha permesso un’ulteriore vicinanza con i protagonisti, rendendo il film un’espressione sincera della sua visione artistica.
Il regista si sta ora dedicando a un lungometraggio di finzione, sostenuto da collaborazioni con case di produzione e laboratori internazionali, e prevede che il progetto impiegherà ancora qualche anno per essere completato.
Clementina ha dieci anni e trascorre l’estate con suo padre in una casa di campagna impregnata di ricordi. La mamma ha preso il suo zaino ed è andata via, lasciando dietro di sé un vuoto che nessuno ha saputo colmare. Il padre, per proteggere la bambina e allo stesso tempo sé stesso, decide di trasformare quell’assenza in una storia, costruendo un mondo dove la realtà si fonde con la fantasia e il dolore si attenua nel gioco. In questo universo inventato Clementina diventa Leila, un’aviatrice coraggiosa che non teme di spingersi oltre i confini, e il padre si trasforma in Tonio, il suo fedele compagno di missione. La casa di campagna diventa una fortezza da difendere, una mappa consunta svela percorsi segreti e un misterioso esercito nemico si erge come ostacolo da superare. La loro missione è chiara e incantata: ritrovare la mamma e riportarla a casa. Attraverso questa fiaba, Clementina e suo padre imparano a guardare insieme la ferita della separazione, trasformando l’assenza in un’avventura magica che custodisce il legame profondo tra loro e la speranza di ricomporre, almeno nell’immaginazione, l’unità perduta e il ricordo felice di quando erano tutti insieme.
Written by: Bianca Ferrari
Guest
Alessandro Abba LegnazziFilm
LeilaFestival
Alice nella Città - RomaIntervista a Giorgio Diritti sul cortometraggio "L’ascolto", presentato ad Alice nella Città 2025. Empatia, giovani e cinema come strumento educativo. Un invito a tornare davvero ad ascoltare.
"Il film è il tentativo di seguire una persona normale, anzi intelligente, sensibile - proprio per creare un’identificazione - che si ritrova a fare i conti con il desiderio della violenza”.
Ad Alice nella Città, I racconti del mare di Luca Severi, un’opera che combina avventura, umanità e riflessione.
Eravamo Bambini, terzo film diretto da Marco Martani con Francesco Russo è storia di amicizia e di vendetta
"Sciatunostro" di Leandro Picarella: un viaggio tra amicizia, tempo e memoria, che ci invita a rallentare per riscoprire il senso profondo della vita e del cinema
Ad Alice nella Città, “Ciao Varsavia”. La regista Diletta Di Nicolantonio e la produttrice Sara Serraiocco parlano di fragilità, identità e corpi femminili con sguardo autentico e poetico.
"Willie Peyote - elegia sabuada" di Enrico Bisi: Willie Peyote tra rap, identità e senso di appartenenza
Intervista a Giorgio Diritti sul cortometraggio "L’ascolto", presentato ad Alice nella Città 2025. Empatia, giovani e cinema come strumento educativo. Un invito a tornare davvero ad ascoltare.
© 2023 Emerald Clear Ltd - all rights reserved.