“Tre Ciotole”, intervista all’attore Elio Germano
Tre Ciotole di Isabel Coixet: dal romanzo di Michela Murgia, un film sul valore del ricominciare quando tutto sta per finire
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“Conversation with” at the 20th Marrakech IFF, interview with actor Willem Dafoe Bénédicte Prot
Giornate degli Autori - Venezia
All’81ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica Fred Film Radio ha intervistato Luciana Fina, regista di “Sempre”. Un documentario presentato alle Giornate degli Autori nella sezione Notti Veneziane.
A cinquant’anni dal 25 aprile 1974, Luciana Fina rivisita le immagini della Rivoluzione dei Garofani in Portogallo. “La Cinemateca Portuguesa è un’istituzione importante del cinema e in questo momento sta restaurando molto materiale sugli archivi. Chiaramente aveva l’intenzione di celebrare questo 25 aprile non soltanto tramite l’evento in sé, ma ripensando alla cultura cinematografica e a quel cinema che ha accompagnato e interferito anch’esso nella storia per poter raccontare e partecipare di quel momento. Essendo anche un’artista visiva, mi ha invitata a fare una grande installazione e da lì abbiamo deciso insieme di creare un film che riflette allo stesso tempo su due questioni fondamentali, forse per l’oggi, il rapporto con la memoria e gli archivi. Se pensiamo che la rivoluzione portoghese nasce dopo molte decadi di asfissia, di proibizione, di controllo di tutto quello che era anche l’immagine e il discorso che si opponeva al fascismo, sappiamo che il cinema in quel momento ha creato qualcosa di importante”.
“Sempre” è un film di montaggio, una vera e propria lingua che riunisce tutte le immagini selezionate da Luciana Fina, tra archivio, filmati amatoriali e sequenze cinematografiche. “Sono mesi di lavoro e di ricerca in cui ho dovuto fare delle scelte ma, soprattutto, è un montaggio che ha il valore del pensiero. Ho chiesto alla Cineteca anche di poter utilizzare altri materiali, quindi di poter anche pescare e ricercare nel materiale televisivo. Molti dei registi che in quegli anni si dedicarono alla regia si organizzarono in cooperative e decisero che anche la televisione era un media importante per poter parlare a molti. D’altro canto ho fatto una ricerca anche in quello che è il patrimonio del cinema amatoriale. Quando il movimento delle forze armate con il colpo di Stato in Portogallo ha cercato l’adesione della popolazione, anche quella più attiva politicamente ha preso le Super8 ed è andata in strada a filmare. La mia sfida nel montaggio era anche coniugare materiali di natura diversa e poter costruire una narrazione”.
A cinquant’anni dal 25 aprile 1974, Luciana Fina rivisita le immagini della Rivoluzione dei Garofani in Portogallo, provenienti dagli archivi della Cinemateca Portuguesa e della RTP. Partendo dal cinema di quegli anni, Sempre ripensa al passaggio dal fascismo alla liberazione e al processo di costruzione di un nuovo Paese, per la sua emancipazione e il suo futuro. È un omaggio al cinema che ha interferito nella storia e restituisce oggi l’ipotesi di un momento straordinario. Il film attraversa l’asfissia del Salazarismo e della PIDE (Polícia Internacional e de Defesa do Estado), le occupazioni studentesche del 1969, il Movimento delle Forze Armate del 1974, i sogni, i programmi e le prospettive del PREC (Processo Revolucionário em Curso), il «Verão quente», la decolonizzazione e, soprattutto, ripropone i gesti di grandi cineasti che entrarono in azione insieme a artisti, cantautori, compositori e registi radiofonici.
Written by: Manuela Santacatterina
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todayOctober 9, 2025 1
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