“Mothers”, intervista alla regista Alice Tomassini
"Mothers" di Alice Tomassini, un documentario sulla maternità surrogata in concorso documentari al 43° TFF
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“Strike - Figli di un’era sbagliata”, intervista ai registi Gabriele Berti, Giovanni Nasta e Diego Tricarico Chiara Nicoletti
Al 43° Torino Film Festival nella sezione Zibaldone, è stato presentato “Strike – Figli di un’era sbagliata“, opera prima del trio di attori e registi Gabriele Berti, Giovanni Nasta e Diego Tricarico.
Il film, che si basa sull’omonimo spettacolo teatrale del 2018, vede i tre registi anche protagonisti ed è frutto della loro amicizia, nata alle scuole elementari.
Il film, nato dopo 5 anni di lavoro e di studio, e con l’aiuto di un mentore d’eccezione (con una piccola parte nel film), Massimiliano Bruno, è ambientato in un universo, ricordano i registi, quello del Ser. D., di cui la stragrande maggioranza delle persone ignora l’esistenza. È la struttura sanitaria pubblica che accoglie tutti i tipi di dipendenti patologici, un luogo dove le classi sociali si annullano, tutti diventano uguali davanti alla propria dipendenza.
Ambientato in un’estate torrida, “Strike” racconta tre ragazzi, di tre estrazioni sociali diverse, interpretati dai tre registi, che si conoscono proprio in quel luogo, e nonostante le loro differenze si uniscono e diventano l’uno lo scudo dell’altro.
Gabriele Berti interpreta Dante, il goffo laureando in psicologia, insicuro e con una figura paterna molto ingombrante. Giovanni Nasta è Pietro, costretto a regolari controlli dopo essere stato sorpreso in possesso di marijuana. Infine Diego Tricarico veste i panni di Tiziano, che dichiara una tossicodipendenza da crack ed intende seguire un percorso di riabilitazione.
Citando i tre registi, il rapporto fra i tre ragazzi, tra mille peripezie, serate goliardiche, salite, ricadute, accesi confronti e sofferte prese di coscienza, evolve in un’amicizia profonda. “Perché uno, quando cresce, se li sceglie i fratelli”. “
“Strike” affronta temi di amicizia e dipendenze, unendo umorismo e dramma, e offrendo uno sguardo autentico sulla generazione contemporanea. Un racconto sincero e intenso delle sfide affrontate dalla generazione di oggi. Al centro della narrazione, l’amicizia tra i protagonisti si rivela come una forza capace di salvare dai momenti più bui, evidenziando l’importanza dei rapporti umani.
“Strike” vuole essere un affresco delicato e realistico delle diversità e delle dipendenze che caratterizzano i giovani di oggi. La sceneggiatura, scritta dai tre registi con Giovanni Corsi, si concentra sui dettagli, perché, come sottolineano gli autori, analizzare le cause invece di proporre soluzioni, permette di stimolare un dialogo aperto e sincero. Non c’è moralismo ma una speranza fragile e autentica, evidenziando come il supporto tra amici possa rappresentare l’unica via di uscita nei momenti di crisi.
Un elemento distintivo del film è il delicato equilibrio tra i momenti divertenti e quelli più drammatici. I registi hanno lavorato con grande attenzione per mantenere una tensione emotiva su un filo sottile, che consente di apprezzare momenti di leggerezza senza perdere di vista la gravità delle tematiche trattate. La dolcezza di alcune scene contrasta con le realtà più crude, passando un messaggio di speranza senza risultare superficiali.
Del resto, Gabriele Berti, Giovanni Nasta e Diego Tricarico onorano la tradizione del cinema autentico di registi come Ettore Scola, e del suo “ridendo e scherzando”.
Durante una calda estate romana, i destini di tre ragazzi si incrociano tra le mura di una struttura che cura le dipendenze patologiche. Dante, il laureando in psicologia, è timido e goffo. Pietro, costretto a regolari controlli dopo essere stato beccato per l’ennesima volta in possesso di marijuana, vorrebbe scappare in vacanza con la sua (ex) fidanzata. Tiziano, apparentemente un “duro”, ha fretta di risolvere al più presto un’apparente dipendenza da crack. I tre ragazzi, a prima vista incompatibili, impareranno a fidarsi l'uno dell'altro ed a combattere insieme le proprie dipendenze ed insicurezze.
Written by: Chiara Nicoletti
Ettore Scola Giovanni Corsi Massimiliano Bruno
Festival
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