“Vita mia”, intervista all’attrice Celeste Casciaro

December 4, 2025

Al 43° Torino Film Festival con "Vita Mia", Celeste Casciaro racconta il lavoro con Dominique Sanda

"Vita mia", intervista all'attrice Celeste Casciaro Chiara Nicoletti

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In selezione ufficiale, nella sezione Zibaldone, al 43° Torino Film Festival, Edoardo Winspeare ha presentato il suo nuovo lavoro, Vita Mia.

Protagoniste Celeste Casciaro, nel ruolo della badante salentina Vita e l’attrice francese Dominique Sanda, in quello della Duchessa Didi.

L’incontro con Dominique Sanda

Celeste Casciaro, nota soprattutto per la sua interpretazione da protagonista in In grazia di Dio di Edoardo Winspeare, compagno di vita e non solo di lavoro, è stata candidata al Nastro d’argento e al Globo d’oro come migliore attrice per questo titolo e ha vinto il premio “Lo Straniero” per la migliore interpretazione femminile.

L’attrice racconta l’incontro con un’icona del cinema mondiale come Dominique Sanda e la resa di questa amicizia profonda sullo schermo.

“Un momento di grande emozione” lo definisce Casciaro che racconta come la disponibilità e generosità di Sanda abbia contribuito a creare un rapporto autentico tra di loro, arricchendo ulteriormente la narrazione.

Vita Mia, un racconto di donne

Vita Mia si inserisce anche nel contesto più ampio delle storie di donne al centro del racconto cinematografico. La volontà di sfatare cliché e mostrare figure femminili resilienti è forte, e l’intento di raccontare l’Europa attraverso queste vite lo rende ancora più significativo.

La storia di Vita Mia è un esempio potente di come il cinema possa diventare uno strumento di sensibilizzazione e cambiamento sociale, portando alla luce le sfide e le vittorie delle donne.

Plot

La vita di Didi è eccezionale. Nata in una delle più nobili famiglie d'Ungheria, ha assistito ancora piccola all’invasione nazista e poi all'avvento del comunismo. Esule in Francia, per sopravvivere lavora come sartina alla Maison Dior. Sposa un nobile italiano e si trasferisce in Salento dove resterà fino alla fine dei suoi giorni. Il film la vede già avanti con l’età, malata, ma orgogliosa e superba come quando era giovane. La malattia la costringe a chiedere l'aiuto di Vita, una giovane donna pugliese di umili origini. Questa reciproca, inaspettata conoscenza permette alle due donne di superare le differenze sociali e culturali che le separano. Didi si scontra con gli affanni di un’aristocrazia impoverita, mentre Vita affronta con alterni sentimenti la fascinazione per il mondo agiato a cui Didi appartiene e l’adesione familiare alla lotta di classe. Il passato si ripresenta quando Didi torna in Ungheria per partecipare al processo di beatificazione del padre. Un viaggio che porta alla luce le ferite lasciate dalla guerra e dal regime nazista, il dramma della Shoah, il senso di colpa di chi è sopravvissuto. Il paese natale diviene inevitabilmente cassa di risonanza dei ricordi di un tempo e di segreti sepolti. Nella vita di Didi si riflettono tutti i grandi traumi della Storia del XX secolo. Sarà grazie all’amicizia e alle cure di Vita se Didi riuscirà a ricucire le sue ferite e a trovare una nuova, imprevista felicità.

Written by: Chiara Nicoletti

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