PODCAST | Chiara Nicoletti intervista Louis Garrel, regista e attore del film L’uomo fedele.
Non è un film sentimentale come Due Amici, il suo precedente film da regista, ma, Louis Garrel sottolinea che L’uomo fedele è un film che vuole essere profondamente francese nel suo ispirarsi a François Truffaut ed alla Nouvelle Vague ma che si lascia contaminare da un umorismo alla Woody Allen con un protagonista, lo stesso Garrel che strizza l’occhio a Buster Keaton. Louis Garrel racconta la genesi del suo film e soprattutto descrive le donne nel suo film: coloro che hanno il potere, dominano il suo protagonista e la storia tutta. Data la recente scomparsa di Bernardo Bertolucci, Louis Garrel poi si lascia andare ai ricordi dal set di The Dreamers e l’incontro con il maestro.
L’uomo fedele: Marianne e Abel si amano e vivono insieme, almeno fino a quando Marianne non lascia Abel perché aspetta un figlio da Paul, il miglior amico di Abel. Marianne lo sposerà presto e lui deve andarsene, in fretta. Abel non oppone resistenza e se ne va come fosse niente ma non è niente. Nove anni dopo, il cuore di Paul si ferma. Abel e Marianne si rivedono al funerale. Gli ex amanti si riavvicinano ma Eve, sorella di Paul, uscita dall’adolescenza e innamorata da sempre dell’amico del fratello, vuole Abel e dichiara guerra a Marianne. A complicare tutto poi c’è Joseph, figlio di Marianne e Paul, appassionato di enigmi polizieschi e convinto che la madre abbia avvelenato il padre.
Dal 22 al 28 settembre in 14 città italiane, arriva TUTTI AL CINEMA, Campagna di sensibilizzazione finalizzata alla sensibilizzazione sulla resa accessibile filmica fruita in sala da tutti.
Addio a Robert Redford, 89 anni. L'icona di Hollywood, regista Oscar e fondatore di Sundance è morto nella sua casa dello Utah, lasciando un'eredità straordinaria nel cinema e nell'attivismo.
La Valle dei sorrisi: Paolo Strippoli porta a Venezia 82 un film che attraverso l'horror racconta la fragilità dell’identità e il bisogno disperato di appartenenza