“L’ascolto”, intervista al regista Giorgio Diritti
Intervista a Giorgio Diritti sul cortometraggio "L’ascolto", presentato ad Alice nella Città 2025. Empatia, giovani e cinema come strumento educativo. Un invito a tornare davvero ad ascoltare.
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"Leila", intervista al regista Alessandro Abba Legnazzi Bianca Ferrari
Il film “Leila” di Alessandro Abba Legnazzi si distingue per il suo approccio intimo e profondamente personale, frutto di un’esperienza che coinvolge direttamente il regista e sua figlia, Clementina Abba Legnazzi, anch’essa co-regista e co-protagonista del film. Presentato alla 23° edizione di Alice nella Città, il film nasce da un progetto che, più che una semplice creazione artistica, si rivela come una vera e propria terapia narrativa.
Alessandro Abba Legnazzi racconta come le sue origini nel disegno abbiano facilitato la creazione di “Leila”, descrivendolo come un atto catartico, sia per sé che per la famiglia. La storia, infatti, si basa su una vicenda personale di abbandono vissuta da lui e sua figlia, creando un collegamento emozionale molto forte. Sua figlia, ai tempi delle riprese, aveva circa 10 anni e ha dimostrato un approccio spontaneo e naturale, trattando il set come un gioco.
Il regista sottolinea che il rapporto con sua figlia durante le riprese è stato caratterizzato da spontaneità e libertà, grazie anche alla semplicità della produzione. La piccola, pur affrontando momenti di stanchezza, ha vissuto l’esperienza come una divertente avventura, contribuendo alla genuinità del risultato finale.
Rispetto alle sue precedenti opere, “Leila” si contraddistingue per la sua forte autenticità e libertà creativa. Legnazzi paragona questo lavoro al suo precedente film “Rada”, sottolineando come entrambe le opere siano nate da un’urgenza immediata, senza la pressione dei finanziamenti. La lavorazione con pochi mezzi ha permesso un’ulteriore vicinanza con i protagonisti, rendendo il film un’espressione sincera della sua visione artistica.
Il regista si sta ora dedicando a un lungometraggio di finzione, sostenuto da collaborazioni con case di produzione e laboratori internazionali, e prevede che il progetto impiegherà ancora qualche anno per essere completato.
Clementina ha dieci anni e trascorre l’estate con suo padre in una casa di campagna impregnata di ricordi. La mamma ha preso il suo zaino ed è andata via, lasciando dietro di sé un vuoto che nessuno ha saputo colmare. Il padre, per proteggere la bambina e allo stesso tempo sé stesso, decide di trasformare quell’assenza in una storia, costruendo un mondo dove la realtà si fonde con la fantasia e il dolore si attenua nel gioco. In questo universo inventato Clementina diventa Leila, un’aviatrice coraggiosa che non teme di spingersi oltre i confini, e il padre si trasforma in Tonio, il suo fedele compagno di missione. La casa di campagna diventa una fortezza da difendere, una mappa consunta svela percorsi segreti e un misterioso esercito nemico si erge come ostacolo da superare. La loro missione è chiara e incantata: ritrovare la mamma e riportarla a casa. Attraverso questa fiaba, Clementina e suo padre imparano a guardare insieme la ferita della separazione, trasformando l’assenza in un’avventura magica che custodisce il legame profondo tra loro e la speranza di ricomporre, almeno nell’immaginazione, l’unità perduta e il ricordo felice di quando erano tutti insieme.
Written by: Bianca Ferrari
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Alessandro Abba LegnazziFilm
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Alice nella Città - RomaIntervista a Giorgio Diritti sul cortometraggio "L’ascolto", presentato ad Alice nella Città 2025. Empatia, giovani e cinema come strumento educativo. Un invito a tornare davvero ad ascoltare.
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