PODCAST | Chiara Nicoletti intervista Gianni Amelio, regista del film La fine del gioco.
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Nel 1970 un venticinquenne Gianni Amelio realizzava il suo primo mediometraggio, La fine del gioco con protagonista l’indimenticato Ugo Gregoretti in veste di attore e non di regista. Il restauro della pellicola realizzato grazie ad Alice nella Città e presentato alla manifestazione con una masterclass corredata, è l’occasione perfetta per Gianni Amelio per tornare indietro nel tempo a quando realizzava il suo sogno. In collaborazione con Alice, anche il 37° Torino Film Festival ospiterà Gianni Amelio e presenterà il restauro di Il ladro di bambini (1992).
La fine del gioco: Alice nella città e il Torino Film Festival hanno immaginato un omaggio a Gianni Amelio, il regista che più di altri si è dedicato al rapporto padre- figli, mettendo in luce ritratti d’infanzia e adolescenza memorabili, con tutti i vizi e le virtù, le contraddizioni e le tenerezze, le ironie e le fragilità di cui si nutre la vita, decidendo di programmare il restauro di due film-chiave per capire l’opera del grande regista, perché esprimono con chiarezza assoluta il suo credo di autore e costituiscono una sorta di “prefazione” alla sua attività futura, dove già si mostra tutta l’attenzione per il mondo minorile. Alice nella città ospiterà la proiezione della versione restaurata del film La fine del gioco (1970), preziosamente conservato nell’archivio di Rai Teche insieme a molti altri capolavori del passato realizzati dai grandi maestri del cinema per la Rai, mentre il 37° Torino Film Festival proietterà la versione restaurata de Il ladro di bambini (1992).
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