“Il tempo che ci vuole”, intervista all’attore Fabrizio Gifuni
In Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini, Gifuni si dedica anima e corpo nell’interpretare Luigi Comencini
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“Conversation with” at the 20th Marrakech IFF, interview with actor Willem Dafoe Bénédicte Prot
“Portobello”, la nuova serie di Marco Bellocchio, è stata presentata Fuori Concorso alla 82a Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica di Venezia.
La serie HBO Original, per la nuova piattaforma streaming HBO Max in arrivo nel 2026, racconta uno dei più clamorosi errori giudiziari italiani: la vicenda del presentatore televisivo Enzo Tortora, la parabola tragica della caduta di un uomo innocente.
Scritta da Marco Bellocchio, Stefano Bises, Giordana Mari e Peppe Fiore e prodotta da Lorenzo Mieli e Mario Gianani per Our Films e da Simone Gattoni per Kavac Film, ritrova l’attore musa di Bellocchio, Fabrizio Gifuni, nel ruolo di Enzo Tortora e gli affianca Lino Musella, interprete di Giovanni Pandico, uomo di camorra e artefice delle prime infondate accuse.
Marco Bellocchio continua, con questa serie, a riscrivere, con il cinema, dei pezzi di storia italiana e a Venezia, il regista ha sottolineato come il film rappresenti un’ulteriore tappa nel suo percorso di analisi critica della società italiana, concentrandosi sul caso di Enzo Tortora e sulla parabola di un uomo simbolo di una cattiva giustizia.
A quasi 86 anni Bellocchio non ne sbaglia una. Come fa? Risponde Gifuni con una teoria: “Marco è attento a qualsiasi cosa. Attento e incuriosito perché pensa sempre che qualsiasi cosa possa essergli utile, che qualsiasi cosa lui la possa non sapere e apprendere in quel momento. E questo è uno di quegli elementi dell’elisir, proprio di quell’elisir magico.”
La serie, sottolineano Gifuni e Musella, con l’efficacia del lavoro di ricostruzione storica, è guidata dalla volontà di riscoprire le storie lasciate in ombra dalla memoria collettiva. La narrazione si concentra sul processo di rimozione che ha avvolto il personaggio di Enzo Tortora, il volto popolare della televisione italiana degli anni ’80, ingiustamente coinvolto in un caso giudiziario che ne ha segnato profondamente la vita e l’immagine pubblica.
Ricorda poi Gifuni: “quante volte in TV ci vengono riproposte delle immagini della televisione del passato? vediamo immagini di Canzonissima, di Pippo Baudo, di Mike Bongiorno, di Mina? lì io non ricordo di aver mai visto Tortora perché è come se se veramente ci sia stato un grande meccanismo di rimozione collettiva.”
Gifuni rivela come, durante le riprese, abbia scoperto aspetti poco conosciuti di Tortora, dall’ideale di una televisione liberale contro il monopolio RAI di allora, alle sue posizioni politiche di apertura “Questa parabola, spesso dimenticata o accantonata, emerge con forza grazie a una sceneggiatura intensa e a testimonianze dirette che rendono attuale il dramma di un’ingiustizia“, concludono poi Gifuni e Musella.
Portobello debutterà nel 2026 su HBO Max, dove sarà disponibile a livello globale, compresi i prossimi mercati di lancio Italia e Regno Unito, esclusi Francia e Germania.
"Portobello", intervista agli attori Fabrizio Gifuni e Lino Musella Chiara Nicoletti
Portobello racconta uno dei più clamorosi errori giudiziari italiani: la vicenda del presentatore televisivo Enzo Tortora, la parabola tragica della caduta di un uomo innocente.
1982: Enzo Tortora è all’apice del successo. Conduce Portobello e raggiunge 28 milioni di spettatori in prima serata, tutti in attesa del concorrente che riuscirà a far parlare il pappagallo, ospite d’onore della trasmissione. Pertini lo nomina commendatore della Repubblica. Tortora è il re della televisione degli anni ottanta e il suo programma racconta e conforta il Paese.
In quegli stessi anni il terremoto dell’Irpinia dà l’ultima scossa agli equilibri, già fragili, della Nuova Camorra Organizzata. Giovanni Pandico, uomo di fiducia del boss Raffaele Cutolo e spettatore assiduo di Portobello dalla sua cella, decide di pentirsi. Interrogato dai giudici, fa un nome inatteso: Enzo Tortora.
Quando, il 17 giugno 1983, i carabinieri bussano alla porta della sua stanza d’albergo, Tortora pensa a un errore, ma è solo l’inizio di un’odissea che lo trascinerà dalla vetta al baratro.
Written by: Chiara Nicoletti
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Mostra del Cinema di VeneziaIn Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini, Gifuni si dedica anima e corpo nell’interpretare Luigi Comencini
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