“Primavera”, intervista al regista Damiano Michieletto

Tra i più visionari e rivoluzionari registi di opera lirica, in Italia e nel mondo, Damiano Michieletto approda alla regia cinematografica con “Primavera”, la sua opera prima.

Presentato in anteprima al Toronto Film Festival questo autunno, il film sarà nelle sale italiane, distribuito da Warner Bros, il 25 dicembre.

Liberamente tratto dal romanzo “Stabat Mater” di Tiziano Scarpa pubblicato in Italia da Einaudi, “Primavera” racconta, per usare le parole dello stesso Damiano Michieletto, dell’incontro e del risveglio di due anime dopo un lungo inverno: quella della giovane e talentuosa violinista Cecilia ( Tecla Insolia), orfana in cerca di una propria identità, e quella di Antonio Vivaldi (Michele Riondino), un uomo travolto dal proprio furore creativo ma anche infragilito dal bisogno costante di veder riconosciuto il proprio talento.

La “Primavera” della Creatività e del Risveglio

Il film si apre con un’atmosfera di rinnovamento, simbolo tipico della primavera, ma anche di un percorso interiore di riscoperta. La narrazione intreccia il mondo storico di Vivaldi, che ha dedicato quarant’anni alla docenza in un orfanotrofio, con le ambizioni artistiche di Cecilia, in cerca di libertà e riconoscimento. Il collegamento tra questa stagione e la crescita personale si riflette nella necessità di superare paura e limiti per trovare la propria voce.

Il tormento dell’ambizione

Tra le frasi che colpiscono del film c’è “I tormenti peggiori sono quelli di chi sogna cose impossibili”. Primavera racconta chi sceglie di attraversarlo quel tormento pur di riuscire? creare?

Damiano Michieletto sottolinea come l’arte sia il risultato finale di un percorso tormentato, fatto di sofferenza, sogni impossibili e ambizioni. La musica diventa un veicolo potente per esprimere emozioni profonde, trasformando il dolore in bellezza e commozione. “Primavera” racconta quindi di due persone disposte a rischiare tutto per realizzare i propri desideri artistici, consapevoli che il tormento fa parte del processo creativo, ma che alla fine si traduce in pura bellezza.

Plot