“Quell’estate con Irene”, intervista al regista Carlo Sironi

March 1, 2024

Carlo Sironi: “L’idea era raccontare l’adolescenza attraverso la fuga di due ragazze che si riprendono la loro estate”

“Quell’estate con Irene”, intervista al regista Carlo Sironi Chiara Nicoletti

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Era da tempo che Carlo Sironi sognava di realizzare un coming-of-age e dopo il successo della sua opera prima, “Sole“, presentato in Orizzonti alla 76° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, finalmente è arrivato “Quell’estate con Irene“, un film sull’adolescenza.

In anteprima nel concorso Generation della 74esima Berlinale, l’opera seconda di Sironi racconta l’adolescenza nel suo momento culmine, quello dell’estate in cui puoi diventare tutto quello che vuoi

Estate 1997 e due protagoniste che si incontrano per la prima volta in una gita organizzata dall’ospedale che le ha in cura. Entrambe vengono da un percorso di lunga malattia che ha tolto loro la spensieratezza dell’adolescenza.

Se la riprendono prepotentemente con una fuga per vivere l’agosto che meritano.

Sironi rappresenta due ragazze che sono all’opposto per tutto, carattere, attitudine verso la vita, luce e ombra, sembianze e si fa ispirare dal brano “To Wish Impossible Things” dei The Cure che lo ha spinto a scrivere questa storia: «Remember how it used to be / when the sun would fill up the sky. / Remember how we used to feel, / those days would never end»

Plot

Agosto 1997. Clara e Irène si incontrano per la prima volta durante una gita organizzata dall’ospedale che le ha in cura. Timida e solitaria l’una, sfacciata e inarrestabile l’altra, in comune hanno soltanto i loro 17 anni e quella malattia che sembrava sconfitta ma è ancora un’ombra presente nelle loro vite. Eppure quando sono insieme la paura svanisce e bastano poche ore a renderle inseparabili. Al punto di decidere di scappare insieme su un’isola lontana da tutti dove poter finalmente vivere la loro prima vera estate.

Written by: Chiara Nicoletti

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Carlo Sironi