PODCAST | Chiara Nicoletti intervista Giulia Dragotto e Elena Lietti, attrici della serie Anna.
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Si appoggia sulle spalle dell’esordiente Giulia Dragotto la fiaba distopica narrata da Niccolò Ammaniti con la serie Anna, ambientata in una Sicilia post apocalittica, riconquistata dalla natura e senza più adulti. Scritta a 4 mani con Francesca Manieri, la serie si avvale anche di Elena Lietti, già vista in Il Miracolo di Ammaniti e qui nel ruolo della mamma di Anna e del piccolo Astor, colpita da La Rossa, la malattia che ha sterminato gli adulti ma che ha lasciato ai suoi figli Il Libro delle cose importanti, quaderno manuale per crescere e sopravvivere in un mondo innocente e selvaggio. Giulia Dragotto descrive l’immergersi in un personaggio che deve essere sorella e madre allo stesso tempo e che deve confrontarsi con l’età adulta in arrivo con il doppio timore del crescere e di morire ( La rossa si manifesta all’arrivo della pubertà). Elena Lietti racconta l’approccio ad un personaggio che nella serie vive soprattutto nei ricordi e commenta lo sguardo dello spettatore di oggi, in piena pandemia da Covid 19, nel guardare con angoscia ad una serie che ha delle inquietanti similitudini con il nostro presente.
Anna: Quattro anni dopo La Rossa, un virus che ha sterminato tutti gli adulti, il mondo è abitato solo da branchi di bambini selvaggi. In Sicilia Anna vive con il fratellino Astor al Podere del Gelso. Un giorno esce per cercare da mangiare e quando torna Astor non c’è più. Per ritrovarlo inizia un viaggio avventuroso tra i resti del mondo. Si scontrerà con i Blu, una comunità comandata da Angelica, la perfida regina che tiene con sé La Picciridduna, un adulto sopravvissuto, che pare abbia il potere di salvarti da La Rossa. Anna riuscirà a fuggire dalla villa di Angelica e a intraprendere un viaggio nella natura selvaggia verso il continente con il fratellino, nella speranza di trovare una cura per sé e per l’umanità.
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