“Quell’estate con Irene”, intervista al regista Carlo Sironi
Quell’estate con Irene, opera seconda di Carlo Sironi, in Generation alla 74°Berlinale, racconta l’adolescenza al culmine
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“Conversation with” at the 20th Marrakech IFF, interview with actor Willem Dafoe Bénédicte Prot
“Dostoevskij”, intervista agli attori Carlotta Gamba e Filippo Timi Chiara Nicoletti
Sono rispettivamente un uomo, un padre che ha perso tutto e una figlia che si è rassegnata a non avere un padre accanto, i protagonisti di “Dostoevskij“, prima serie Sky Original, ideata, scritta e diretta dai Fratelli Fabio e Damiano D’Innocenzo, presentata in anteprima mondiale alla 74esima Berlinale e presto al cinema.
Li interpretano Filippo Timi e Carlotta Gamba, un poliziotto Enzo Vitiello “che ha perso tutto in una terra di uomini che hanno perso quasi tutto” e una ragazza allo sbando Ambra che, abbandonata dal padre senza una spiegazione, ora non lo vuole più neanche sentire al telefono.
“Tu non hai una figlia” ripete l’Ambra di Carlotta Gamba al padre, durante un breve ricongiungimento chiarificatore. Quella frase scritta con l’accuratezza delle sceneggiature dei fratelli D’Innocenzo, dettagliati e minuziosi su tutto, è l’essenza del dolore che provano queste due solitudini che non riescono ad incontrarsi.
Nel ripensare a quella sola scena, Filippo Timi e Carlotta Gamba si commuovono e quest’ultima ricorda: “I D’Innocenzo scrivono una frase e c’è tutto il mondo là dentro”
In un lasso di terra scarno e inospitale, il poliziotto Enzo Vitello, uomo dal buio passato, è ossessionato da “Dostoevskij”, killer seriale che uccide con una peculiarità: accanto al corpo l'omicida lascia sempre una lettera con la propria desolante e chiarissima visione del mondo, della vita e dell’oscurità che Vitello sente risuonare al suo interno.
Written by: Chiara Nicoletti
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BerlinaleQuell’estate con Irene, opera seconda di Carlo Sironi, in Generation alla 74°Berlinale, racconta l’adolescenza al culmine
Dostoevskij è la prima serie diretta da Fratelli D’Innocenzo, presentato in anteprima alla 74esima Berlinale
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