PODCAST | Ilaria Gomarasca intervista Augusto Contento, regista del film Viaggio nel crepuscolo.
Il regista Augusto Contento racconta la genesi del suo film Viaggio nel crepuscolo presentato alla 78esima mostra d’arte cinematografica di Venezia 2021.
Viaggio nel crepuscolo : Viaggio nel crepuscolo percorre le strade che portano nella fredda oscurità del declino italiano: della famiglia, della società patriarcale, delle istituzioni scolastiche, della religione. In una terra dove lo spazio comune, pubblico, condiviso, è plasmato da un egoismo incolore, amorfo, persino gli ideali rivoluzionari, socialisti, comunisti, miscelati al cattolicesimo manicheo, si sono tramutati in dogmi fideistici e totalitari. Fin dalla sigla iniziale l’animazione esprime questo misto di luoghi fantasmatici, austeri e decadenti. Mescolando finzione e documentario, il film decostruisce radicalmente le forme narrative. I film di Bellocchio diventano dei versi poetici che creano nuovo senso; lo stesso vale per gli archivi, il cui utilizzo non è più funzionale alla narrazione, ma alla poesia. Viaggio nel crepuscolo propone un montaggio “quantistico”: molteplici stilemi e generi cinematografici come fossero universi paralleli che si riflettono l’uno nell’altro determinando forma, ritmo e contenuto dello spazio-tempo filmico, per parlare delle principali questioni italiane e internazionali, partendo da Bellocchio per proseguire in un universo che ridà voce a operai e contadini, cristallizzando alcune svolte epocali.