“Tilipirche” di Francesco Piras è il cortometraggio di chiusura della Sic@Sic alla Settimana internazionale della critica della Mostra del cinema di Venezia 2023. La storia è quella di un uomo e suo figlio, ma anche di un’intera comunità di un paesino dell’entroterra della Sardegna, che affrontano una catastrofe, un’invasione di cavallette (in sardo, tilipirche). Una situazione che mette alla prova non solo gli uomini, ma anche la sopravvivenza degli animali.
Come la società affronta una catastrofe
“Inizialmente il corto doveva raccontare la lotta di un agricoltore che si sarebbe trovato senza più un raccolto, ma poi è cambiata. Il problema più diffuso era quello degli allevatori rimasti in ginocchio per via di un pascolo inesistente”, spiega Francesco Piras. Ciò che interessava maggiormente al regista, classe 1978, era capire “il modo in cui reagiscono le persone di fronte a una catastrofe, qualcosa che mette in crisi la società”.
La fotografia come strumento di narrazione
Francesco Piras, con un passato nel mondo della pubblicità, è anche direttore della fotografia e nel 2022 ha curato quella del film “Bentu” di Salvatore Mereu, in concorso alle Giornate degli Autori. “Per me la fotografia fa parte della narrazione, non riesco a distruggere le due cose”.
Plot
In un paesino nel cuore della Sardegna, durante una terribile invasione di cavallette che divora ogni cosa, un allevatore deve affrontare il passaggio di testimone, da padre a figlio, per la gestione dell’ovile.